Colle della Maddalena, Colle della Lombarda e Colle Fauniera

Tre valichi internazionali

La Valle Stura si snoda in un territorio che annovera alcuni dei colli più rinomati per gli amanti del ciclismo su strada, resi celebri dalle imprese dei grandi campioni del “Giro d’Italia” e del “Tour de France” come il Colle della Maddalena, la Lombarda e il Fauniera.

COLLE DELLA MADDALENA

Il colle della Maddalena, chiamato dai francesi col del Larche, collega Cuneo e la valle Stura con Barcelonnette, nella valle dell’Ubaye. Si tratta di un valico tra i più importanti sia dal punto di vista storico che da quello viario. Il passaggio era già utilizzato in tempi preistorici da parte dei pastori di stirpe celto – ligure e in epoca romana quando transitarono il console Fulvio Fiacco e Pompeo Magno.

Nell’alto Medioevo il colle registra la presenza di colonne di Longobardi e di Sassoni e più tardi di Saraceni. 

Verso la metà del secolo XIII il passaggio era molto sfruttato dagli eserciti provenzali di Carlo I e di Carlo d’Angiò, a seguito dell’annessione dell’alta valle Stura alla Contea di Provenza; in seguito allo spostamento della sede papale ad Avignone a valicare il colle erano anche i corrieri papali, che con i pellegrini si aggiungevano alle carovane di muli cariche di sale ed altre merci. 

Nel 1630, anno della peste bubbonica, il transito di uomini e merci sul colle si fermò e il valico venne sottoposto a severi controlli sanitari, solo una volta cessati i pericoli di contagio, ripresero i transiti delle carovane commerciali. 

Nel XVIII secolo, durante le guerre di successione delle Case regnanti europee, si registrarono continui passaggi di truppe piemontesi, francesi, austriache e spagnole, e dopo la Rivoluzione francese le armate di Napoleone utilizzarono questo valico anche per invadere il Piemonte. 

Nel 1944 il colle dellla Maddalena fu teatro della battaglia della valle Stura, combattuta tra bande partigiane e forze corazzate tedesche. Nei giorni della liberazione, tra il 22 e il 25 aprile 1945 le truppe francesi riuscirono a riottenere il controllo del valico riportandolo sotto il dominio della Francia. Il 23 aprile i Francesi attaccarono e ripresero il villaggio di Larche, ma il 24 l’artiglieria francese fu mandata a sostenere l’operazione Pingouin che attaccava il colle della Lombarda e i combattimenti cessarono.

A partire dal dopoguerra, il colle della Maddalena si è confermato quale importante porta per il traffico automobilistico, turistico e pesante, tra il Piemonte sud – occidentale e la Provenza, oltre che come panoramica via di passaggio di splendidi itinerari in bici e in moto.

COLLE DELLA LOMBARDA

Il colle della Lombarda è un valico alpino posto a 2.351 m di altitudine che si trova  sul confine tra Italia e Francia. Sul versante italiano si incontra lungo l’ascesa il Santuario di Sant’Anna, mentre sul versante francese si trova la stazione sciistica di Isola 2000.

Fino al dopoguerra la strada terminava circa all’altezza dell’attuale Isola 2000, non permettendo di raggiungere la Francia; questo perché fino al 1947 l’alta val di Ciastiglione, compresa la zona degli attuali impianti sciistici, apparteneva al comune di Vinadio. Dopo il passaggio della zona alla Francia, i francesi realizzarono il resto della strada aprendo così la comunicazione stradale tra Italia e Francia attraverso il colle.

COLLE FAUNIERA

Il colle Fauniera (2.481 m s.l.m) è un valico delle Alpi Cozie che mette in comunicazione il Vallone dell’Arma, vallone laterale della Valle Stura di Demonte, con la Valle Grana, famosa quest’ultima per la presenza del Santuario di San Magno.

Il Fauniera è nel cuore degli sportivi, in particolare quelli appassionati di ciclismo, non solo cuneesi ma di tutto il mondo. E’ infatti diventata una delle mete di montagna più ambite dagli scalatori su due ruote, classificabile come una salita alpina lunga e impegnativa, dall’importante dislivello e dall’elevata quota altimetria raggiunta. La discesa del Fauniera è considerata una delle più tecniche delle Alpi.

Oggi il colle Fauniera è diventato la Cima della gran fondo “La Fausto Coppi” che lo ha fatto scalare, in oltre 10 anni, da più di 2500 ciclisti provenienti da 37 nazioni.